La certificazione notarile è un documento redatto da un Notaio abilitato che attesta la situazione ipo-catastale ventennale di un immobile. Si tratta di uno strumento di grande rilevanza nel contesto delle procedure esecutive immobiliari, poiché consente di sostituire la documentazione catastale e ipotecaria richiesta dal tribunale con un unico atto notarile, completo e conforme alla normativa vigente.

Riferimento normativo: l’art. 567, comma 2, c.p.c.

L’attuale testo dell’art. 567, comma 2, del Codice di Procedura Civile, modificato più volte nel corso degli anni, stabilisce che:

“Il creditore che richiede la vendita deve provvedere a depositare, entro il termine previsto dall’articolo 497 – 60 giorni dal deposito del ricorso –, l’estratto del catasto, nonché i certificati delle iscrizioni e trascrizioni relative all’immobile pignorato effettuate nei venti anni anteriori alla trascrizione del pignoramento; tale documentazione può essere sostituita da un certificato notarile attestante le risultanze delle visure catastali e dei registri immobiliari.”

La norma evidenzia come la certificazione notarile sia pienamente equiparata, dal punto di vista giuridico, alla produzione dei certificati catastali e ipotecari.

Perché è un vantaggio per il creditore

La mancata presentazione di tutta la documentazione richiesta può comportare l’inefficacia del pignoramento immobiliare, con la conseguente perdita di tempo e di risorse economiche per il creditore.

L’introduzione della possibilità di ricorrere alla Relazione Ventennale certificata da un Notaio ha rappresentato quindi un importante vantaggio:

  • consente di evitare errori o omissioni nella raccolta dei documenti;
  • riduce i tempi burocratici;
  • garantisce maggiore certezza e affidabilità delle informazioni ipo-catastali.

Relazione Ventennale e certificazione notarile: differenze

La Relazione Ventennale costituisce la base su cui viene elaborata la certificazione notarile. Essa riporta la storia ipotecaria e catastale degli ultimi venti anni del bene immobile sottoposto a espropriazione forzata, includendo:

  • passaggi di proprietà,
  • iscrizioni ipotecarie,
  • trascrizioni di atti,
  • variazioni catastali.

La certificazione notarile, invece, è l’atto ufficiale che sintetizza e attesta le risultanze di questa relazione, rendendole opponibili in sede giudiziale.

Vantaggi concreti della certificazione notarile

Oltre a semplificare l’iter procedurale, la certificazione notarile comporta:

  • riduzione dei costi rispetto alle certificazioni ipotecarie o catastali rilasciate dalla Conservatoria;
  • tempi di evasione più rapidi, grazie al ruolo di garante del Notaio;
  • valutazione preventiva della reale convenienza a procedere con il pignoramento immobiliare.

Grazie a questo documento, il creditore può decidere con maggiore consapevolezza se intraprendere o meno l’azione giudiziaria nei confronti del debitore, avendo la certezza di disporre di informazioni complete e verificate.


In sintesi: la certificazione notarile non è solo un adempimento formale, ma un passaggio fondamentale per tutelare il creditore, garantire la correttezza della procedura e velocizzare i tempi dell’espropriazione immobiliare.